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Questo è un blog personale di condivisione, giornaliera e non, di musica, arte, cinema, letteratura, fotografia; la sua tematica quindi non è specifica, ma il blog costituirà un luogo in cui a parlare sarà principalmente il sentimento, e la poesia.

PS: avverto che non è un blog per persone cerebrali, potreste sentirvi disorientate.

12 dicembre 2016

Neruda e il dolore della sua Spagna.



Pablo Neruda mi sta a cuore, come mi sta a cuore il mare, ed è per questo motivo che vorrei condividere con voi un suo testo poetico, denso di passionalità e di sentimento, uno tra i tanti componimenti civili che dedicò alla terra a cui fu particolarmente e profondamente legato: la Spagna. Parlo della poesia "Explico algunas cosas" ("Spiego alcune cose") estrapolata dalla raccolta "Espana En El Corazon" ("La Spagna nel cuore") degli anni della Guerra Civile Spagnola (1936).


EXPLICO ALGUNAS COSAS

PREGUNTAREIS: Y dónde están las lilas? 
Y la metafísica cubierta de amapolas?   
Y la lluvia que a menudo golpeaba 
sus palabras llenándolas  
de agujeros y pájaros? . Os voy a contar todo lo que me pasa. . Yo vivía en un barrio  
de Madrid, con campanas,  
con relojes, con árboles. . Desde allí se veía  
el rostro seco de Castilla 
como un océano de cuero.  
Mi casa era llamada  
la casa de las flores, porque por todas partes  
estallaban geranios: era  
una bella casa  
con perros y chiquillos. 
Raúl, te acuerdas?  
Te acuerdas, Rafael?  
Federico, te acuerdas  
debajo de la tierra,  
te acuerdas de mi casa con balcones en donde  
la luz de junio ahogaba flores en tu boca?  
Hermano, hermano!  
Todo 
eran grandes voces, sal de mercaderías,  
. aglomeraciones de pan palpitante,  
mercados de mi barrio de Argüelles con su estatua  
como un tintero pálido entre las merluzas:  
el aceite llegaba a las cucharas,  
un profundo latido  
de pies y manos llenaba las calles,  
metros, litros, esencia  
aguda de la vida,  
pescados hacinados,  
contextura de techos con sol frío en el cual  
la flecha se fatiga,  
delirante marfil fino de las patatas,  
tomates repetidos hasta el mar.  
. Y una mañana todo estaba ardiendo,  
y una mañana las hogueras 
salían de la tierra  
devorando seres,  
y desde entonces fuego,  
pólvora desde entonces,  
y desde entonces sangre.  
Bandidos con aviones y con moros,  
bandidos con sortijas y duquesas,  
bandidos con frailes negros bendiciendo  
venían por el cielo a matar niños,  
y por las calles la sangre de los niños  
corría simplemente, como sangre de niños.  
. Chacales que el chacal rechazarla,  
piedras que el cardo seco mordería escupiendo,  
víboras que las víboras odiaran!  
. Frente a vosotros he visto la sangre  
de España levantarse  
para ahogaros en una sola ola  
de orgullo y de cuchillos!  
. Generales  
traidores:  
mirad mi casa muerta,  
mirad España rota:  
pero de cada casa muerta sale metal ardiendo  
en vez de flores,  
pero de cada hueco de España  
sale España,  
pero de cada niño muerto sale un fusil con ojos,  
pero de cada crimen nacen balas  
que os hallar n un día el sitio  
del corazón.  
. Preguntaréis por qué su poesía  
no nos habla del sueño, de las hojas,  
de los grandes volcanes de su país natal? . Venid a ver la sangre por las calles,  
venid a ver  
la sangre por las calles,  
venid a ver la sangre  
por las calles! 




SPIEGO ALCUNE COSE


Voi mi chiederete: e dove sono i lillà?
E la metafisica coperta di papaveri?
E la pioggia che di continuo sferzava
le tue parole e le riempiva
di pertugi e di uccelli?
Vi racconterò tutto ciò che mi accade.
Io vivevo in un quartiere
di Madrid, con campane,
con orologi e con alberi.
Di là si vedeva
il volto secco di Castiglia,
simile ad un oceano di cuoio.
La mia casa era detta
la casa dei fiori, perché da tutti gli angoli
scoppiavano gerani:
era una bella casa,
con tanti cani e bambini.
Raul, Ti ricordi?
Ti ricordi, Rafael?
Federico, ti ricordi,
ora sotto la terra,
ti ricordi della mia casa con balconi
dove la luce di giugno soffocava di fiori la tua bocca?
Fratello, fratello!
Tutto
era alte voci, sale delle merci,
mucchi di pane palpitante,
mercati del mio rione di Argüelles, con la sua statua
come un pallido calamaio tra i merluzzi:
l'olio colava sui cucchiai,
un profondo battito
di mani e piedi riempiva le vie,
metri, litri, essenza
sottile della vita,
pesce ammassato,
intreccio di tetti con freddo sole
nel quale la saetta s'affatica,
delirante e fino avorio delle patate,
pomodori ripetuti fino al mare.
E infine una mattina tutto divampava
e una mattina i fuochi
uscivano dalla terra
divorando persone,
e da allora fuoco,
da allora spari,
e da allora sangue.
Banditi con aeroplani e con mori,
banditi con anelli e duchesse,
banditi con neri frati in atto di benedire
venivano dal cielo a uccidere bambini,
e per le strade il sangue dei bambini
correva semplice, come sangue di bambini.
Sciacalli che lo stesso sciacallo schiferebbe,
pietre che il cardo secco morderebbe sputando,
vipere che le vipere odierebbero!
Davanti a voi ho visto il sangue
di Spagna sollevarsi
per affogarvi in una sola ondata
D’orgoglio e di coltelli!
Generali
traditori:
guardate la mia casa morta,
guardata la Spagna lacerata:
eppure, da ogni casa morta sgorga un metallo di fuoco
anzichè fiori,
eppure da ogni cavità della Spagna
spunta la Spagna,
da ogni bambino morto sprizza un fucile con occhi,
da ogni delitto nascono proiettili
che un giorno troveranno il punto
del vostro cuore.
Voi mi chiederete: perché la tua poesia
non ci parla del sogno, delle foglie,
dei grandi vulcani del tuo paese natio?
Venite a vedere il sangue per le strade,
venite a vedere
il sangue per le strade,
venite a vedere il sangue
per le strade!

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